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RIPROPONIAMO AI NOSTRI LETTORI IL SESSANTASETTESIMO EPISODIO DI SUPERMEGABOY!

Supermegaboy - episodio 67Era una notte d’inizio autunno a Firenze City, quando un’ombra si mosse furtiva sul tetto di una casa, poi volteggiò sulla cima di una chiesa e infine si appollaiò sul campanile più alto della città. Per un istante – ma solo per un istante, mi raccomando – la fioca luce di un lampione baluginò su un volto mascherato: ebbene sì, era lui – rullo di tamburi e kazoo – l’unico, inimitabile, fantasmagorico Supermegaboy! Il quale Supermegaboy disse una frase adatta al momento: «È notte» e poi scomparve ancora lungo una grondaia. Di solito nella testa dei supereroi ci sono tanti pensieri, ma nella testa di Supermegaboy ce n’era solo uno: raggiungere l’Old Palace, liberare la povera Geronima Pepper, farla pagare al sindaco Maramao Babonzi, poi passare a Brutus Dexter, ricercare Adalberto e Guendalina... Ma questo pensiero divenne troppo gravoso per Supermegaboy, che perse la concentrazione e rovinò su una siepe d’alloro. Ma niente poteva fermarlo, e così il nostro eroe disse a se stesso che era meglio smettere di pensare, e con gran sollievo si accorse che questo gli riusciva benissimo. E così, rinvigorito e sorridente, Leggi tutto →

RIPROPONIAMO AI NOSTRI LETTORI IL SESSANTACINQUESIMO EPISODIO DI SUPERMEGABOY!

 

Supermegaboy si siede. “Oh, no aqui” gli dice Supermiguel facendogli cenno di alzarsi.

“Ecco, questo è il posto para los amigos” e lo fa sedere su un divanetto vicino alla fionda.

Ma Supermegaboy ricomincia a ridere e si lancia in un balletto flamenco. “Chi se ne frega di Brutus Dexter!”

“Ti prego, te sientas” Supermiguel riesce a farlo tornare seduto, poi gli offre un altro bicchiere di liquore.

Supermegaboy lo assaggia “Estos gallos!” urla. “Questo sì che è un liquore potente”

“Bravo” risponde soddisfatto Supermiguel. “Ma tu adesso rimani aqui, fermo, chiudi los ojos e rilassati...”

“No te preocupes, il viaggio non es largo, ma è meglio se metti este sueter” e gli fa indossare un maglioncino.

“Ma non capisco, amico mio” dice Supermegaboy grattandosi la testa. “Di quale viaggio stai parlando?”

“E salutami Firenze City” ride Supermiguel. E con la manina gli fa ciao.