RIPROPONIAMO AI NOSTRI LETTORI IL VENTISETTESIMO EPISODIO DI SUPERMEGABOY!
Era un pomeriggio di metà autunno a Firenze City, quando Supermegaboy e Adalberto Nabucco erano chiusi nella loro automobile, e tentavano di rimanere immobili per non fare innervosire Gozzallo, che intanto li guardava da dietro il finestrino, ma d’improvviso Supermegaboy starnutì, malgrado il genio informatico lo avesse pregato di trattenersi, al che Gozzallo ebbe una reazione alquanto violenta, e il suo terribile verso fece tremare tutti gli alberi di Cascine Park, poi il mostro afferrò l’auto in cui si trovavano i due eroi e la sollevò da terra pronto a scaraventarla verso il fiume, e fu in quei terribili momenti di terrore che Adalberto guardò Supermegaboy e gli disse: “Caro amico, se non dovessi farcela, ti lascio i miei averi, che si trovano nel terzo cassetto della quarta scrivania a partire da destra rispetto al bagno nel laboratorio segreto”, e Supermegaboy lo ringraziò con le lacrime agli occhi dicendogli “Grazie, non c’ho capito un kaiser ma apprezzo il pensiero. Io invece ti lascio le chiavi del mio appartamento, che però non so bene dove sia. E già che ci siamo, caro amico, ti confesso che l’ombrellino verde a cui tenevi tanto, quello che si apriva pigiando il bottoncino a forma di ape… be’, insomma, non è stato il postino a romperlo, come ti avevo raccontato, ma sono stato io, per schiacciare una zanzara”, al che il volto di Adalberto s’infiammò “Brutto bast…” e già stava per afferrare Supermegaboy per il collo, quando Gozzallo dette un violento scossone all’auto e l’alzò in aria, e i nostri eroi urlarono ormai rassegnati a fare un lunghissimo volo e a morire schiacciati
all’interno dell’abitacolo, e urlarono ancora, e poi urlarono un’altra volta, e dopo un minuto che Leggi tutto →