Era una notte di fine estate a Firenze City quando Guendalina Mistery, Adalberto Nabucco e Supermegaboy entrarono di soppiatto nell’appartamento della Lia Rottazzi, passando dalla finestra aperta del salottino buono, e subito furono investiti da un terribile tanfo di wiener schnitzel e patate fritte, al che Guendalina fu scossa da conati di vomito e s’accasciò su una poltrona, e il genio informatico tentò di rianimarla e tirarla su, ma la supertuta dell’eroina s’era incollata allo strato d'unto e polvere della tappezzeria, solo Supermegaboy, che aveva ancora le narici impestate dal sito della pelle scuoiata di renna, non sembrava sconvolto dal mortifero tanfo e anzi vista l’ora gli sovvenne un certo languorino, ma proprio in quell'istante dal corridoio giunsero la voce della Rottazzi e quella di un misterioso uomo con evidente cadenza altoatesina che si faceva chiamava Hans, e Supermegaboy fu sbigottito perché pensava che la donna vivesse da sola, ma non c’era tempo da perdere, dovevano trovare subito il cd degli Impaled Saint, e così, dopo aver mimetizzato Guendalina con centrini e un paralume di pasta di vetro in testa, i due amici si lanciarono correndo verso il corridoio utilizzando l'antica arte di spionaggio ninjutsu ma cozzarono violentemente tra loro rimanendo incastrati nel vano porta, e in quell’istante risuonò ancora la voce della Rottazzi Leggi tutto →
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Ep. 15: “Non uccidete i supereroi!”
Era una notte di mezza estate a Firenze City quando Guendalina Mistery, nella penombra del laboratorio segreto, fu aggredita da Adalberto Nabucco che con fare minaccioso brandiva un tagliacarte, e la supereroina urlò terrorizzata, lasciò cadere a terra le birre e le pizze e si portò istintivamente le mani al volto per difendersi e anche per proteggere il trucco, ché c’aveva messo un’oretta buona a farlo e un po’ le scocciava sciuparlo, e accortasi dello sguardo opaco capì che il genio informatico era in uno stato di trance e che bisognava svegliarlo e quindi gridò il suo nome, ma Adalberto non l’ascoltava e intanto l’affilata lama del tagliacarte si avvicinava sempre più, e allora Guendalina terrorizzata lo supplicò di tornare in sé, gli chiese quale sortilegio gli avessero mai fatto per annientare la sua volontà e per fargli dimenticare ciò che c’era stato tra loro in passato, e insomma quella sera s’aspettava qualcosa di piuttosto movimentato ma non fino a quel punto, ma Adalberto insensibile alle suppliche abbatté un fendente che le recise un ciuffetto di capelli sopra l’orecchio destro, al che Guendalina sgranò gli occhi, si toccò la testa e si accorse che le aveva rovinato l’acconciatura, e ripensando alla faticosa mattinata trascorsa dal parrucchiere, diventò amaranto, afferrò dalla scrivania la prima cosa che le capitò a tiro e ammollò ad Adalberto un violento destro che lo tramortì e non ancora soddisfatta effettuò uno spinning heel kick, poi gli saltò sopra e lo colpì ripetutamente in fronte, infine salì sulla scrivania e con un volo d'angelo lo stese definitivamente, e solo allora si accorse che lo stava colpendo col cd degli Impaled Saint, ma in quel momento Adalberto aprì gli occhi e il suo sguardo era tornato normale e con la fronte marchiata chiese cosa fosse accaduto e perché si trovasse disteso a terra con un cerchio alla testa, e poi domandò a Guendalina perché si trovasse sopra di lui e, ora che la guardava bene, se per caso avesse cambiato pettinatura, che non stava male ma che c’era qualcosa di strano Leggi tutto →